Nutrizione vibrazionale

Così come la società del ‘900 ha visto il mondo cambiare con l’utilizzo delle fonti energetiche, nello stesso modo anche in questo nostro secolo il mondo scientifico ha necessità di rivedere alcune idee proprio in considerazione dell’Energia. Tutta la materia è in fondo energia condensata, energia che vibra più lentamente… per cui è facile comprendere che ogni organismo genera un campo elettromagnetico dovuto alla propria vibrazione energetica. Già negli anni ’60, dagli studi del dott. Wilson, era chiaro che l’organismo vivente ha un’energia vibrazionale e utilizza energia per svolgere le sue funzioni. La cellula vivente in piena vitalità ha unvalore vibrazionale intorno ai 6200–7000.

“ La forza, l’integrità e la felicità di una nazione è direttamente proporzionale allo stato di salute dei suoi cittadini”.

Mahatma Gandhi

Ma da dove proviene l’energia presente anche nell’organismo umano?

Dalla respirazione cellulare ed è proprio per questo che nutrizione e respirazione sono funzioni vitali, strettamente correlate ed indispensabili per la vita!

La respirazione cellulare si svolge all’interno di ogni cellula come una specie di “centrale elettrica” chiamata mitocondrio, nel quale avvengono delle reazioni di ossidazione (ciclo di Krebs) in cui, il combustibile che si origina dalla trasformazione di ciò che mangiamo, brucia con il comburente ossigeno.

In questo modo si produce l’energia vitale in entrambe le forme in cui oggi possiamo distinguerle e studiarle (grazie agli strumenti moderni di cui disponiamo): l’energia chimica e l’energia elettromagnetica, entrambe molto importanti per la nostra salute. Ecco perchè la Nutrizione sana deve, non solo fornire i giusti nutrienti (composti chimici) per apportare nell’organismo l’energia chimica necessaria a mantenere efficienti la funzione termica, funzionale e strutturale, ma anche sostenere l’energia vitale dell’organismo. Aumentare l’energia vitale comporta un potenziamento dello stato di salute ed una buona prevenzione delle malattie.

Questo principio è stato chiaro fino ad oggi, specialmente nella medicina orientale anche se, in realtà, era già stato intuito dai padri della medicina occidentale come Ippocrate e Galeno (“Vis Medicatrix Naturae” che significa “forza guaritrice della natura”). Già dagli anni ’40, grazie agli studi del. francese Andrè Simoneton, conosciamo l’energia vibrazionale degli alimenti e sappiamo che gli alimenti superiori (cioè quelli con un’energia vibrazionale più vicina a quella della cellula sana) sono quelli prevalentemente vegetali (frutta e verdura fresche, legumi cotti a basse temperature, cereali interi cioè non raffinati, frutta oleaginosa, semi, uova di giornata…).

“ Ciò che ingeriamo attraverso la bocca il nostro organismo lo utilizza per costruire sé stesso. Siamo fatti dal cibo solido, dall’acqua che beviamo, dall’aria che respiriamo, dai pensieri nostri ed altrui e da tutto ciò che arriva dall’esterno. Dalla qualità e dalla purezza di tali sostanze che assorbe il nostro organismo nella sua interezza dipende i nostro benessere fisico, mentale, emozionale e spirituale.”

Franco Libero Manco

Alla luce di quanto esposto, mi viene da chiedere: “Quanta parte hanno realmente nell’alimentazione di tutti i giorni questi alimenti?

Purtroppo la nostra società permette di dedicare spesso pochissimo tempo all’approvvigionamento quotidiano dei cibi freschi nonché alla loro preparazione e degustazione lasciando che la colazione, per lo più frettolosa, sia a base di dolciumi a preparazione industriale, il pranzo, quando non consumato frettolosamente in ufficio o in un bar, preveda solo un carboidrato ( un piatto di pasta e via…) e la cena, forse il pasto a cui si dedica più tempo, sia un pasto di “ rifugio” per soddisfare il piacere del cibo compensando lo stress di una lunga giornata. In definitiva quando prima “si lavorava per mangiare”, ora si finisce per mangiare per resistere ai nostri ritmi di lavoro!

Eppure sappiamo ormai bene che ogni 100 decessi per malattia, ve ne sono 30 legati in qualche modo a scelte alimentari sbagliate!

Anche tra chi pone attenzione alla propria alimentazione, spesso perché già sollecitato da squilibri sulla salute o riguardanti la forma fisica, noto che spesso si considerano i menù solo da un punto di vista calorico (energia chimica) come se paragonassimo l’organismo ad una macchina termodinamica; altre volte magari consideriamo la completezza dei nutrienti… ma quante volte salute, vitalità, concentrazione vengono a mancare come se l’organismo fosse “spento” o dotato di poca vitalità?

Le soluzioni oggi ci sono per aiutarsi a migliorare qualitativamente le proprie abitudini alimentari ma è necessario acquisire la consapevolezza che valga la pena sceglierle e mantenerle ogni giorno.

Allora vi chiedo: “E se provassimo a considerare l’energia vitale degli alimenti di cui ci nutriamo?”  Sicuramente saremmo più vitali, assimileremmo meglio tutti i principi nutrizionali e questo si tradurrebbe in un miglioramento del nostro metabolismo, anche a livello cellulare, che aiuterebbe, non solo al mantenimento del peso corretto, ma migliorerebbe tutto il nostro stato di salute in toto.

Da non sottovalutare che vi sarebbe anche un aumento di abilità fisiche ed intellettuali, entusiasmo, concentrazione e “carica”.

Ecco, questa potrebbe essere un’esperienza che credo potrebbe migliorare la qualità della vostra di vita!

( Articolo pubblicato su ASTRIDNEWS Anno 6- Numero 11 – giugno 2018 – pag. 48, 49)